martedì 22 giugno 2010

Day 9

Soweto.

A Soweto ci vai perchè tutti, qui, ti hanno detto che non hai visto il Sudafrica se non hai visto Soweto.
A Soweto ci vai perchè puoi leggere negli occhi di quelli che ci abitano tutto quello che le loro parole non dicono.
E poi a Soweto ci vai perchè c'è stato Mandela e ti aspetti quasi di poterlo incontrare da un momento all'altro.

E invece a venirti incontro è il fantasma di Hector Pieterson. Il 16 giugno 1976 gli studenti di Soweto organizzarono una marcia di protesta contro le autorità scolastiche sudafricane per chiedere di mantenere l'inglese come lingua di insegnamento e di non rimpiazzarla con l'Afrikaans, la lingua dei bianchi. Diversi cortei partirono dalle varie Township: punto di ritrovo lo stadio di West Orlando. Ma non ci arrivarono mai. La polizia aprì il fuoco. E la vita di Hector Pieterson finì quel giorno. Aveva 12 anni.

Non avevo mai sentito il suo nome prima di oggi. Forse sono stato distratto. Forse anche la Storia quel giorno non era troppo attenta.

Dal 1995, il 16 giugno è celebrato in Sudafrica come la Giornata nazionale della gioventù.
Dal 2002, a West Orlando, c'è un museo dedicato a Hector e alle altre 23 persone uccise in quei giorni.

Dal 1976 Hector non è più su questa terra.


Foto di Sam Nzima.

Colonna sonora: Sunday bloody Sunday (U2) perchè fino a oggi nessuno ha ancora cantato di Hector.

Nessun commento:

Posta un commento